Domenica 13 ottobre le oltre 150 associazioni di volontariato che costituiscono il network di Europa Donna saranno presenti, con iniziative ed eventi differenti, in 61 città italiane. Tra queste c’è Avola, dove l’associazione Sicilia Donna Onlus ha organizzato una giornata in cui scienza e arte si uniranno in un’unica nuova forma di coscienza solidale.
Chiedere l’istituzione del 13 ottobre come Giornata nazionale del tumore al seno metastatico e maggiori diritti per le donne colpite da questa patologia, l’obiettivo della giornata preceduta da un altro evento. Proprio per oggi, infatti, Europa Donna Italia ha organizzato un incontro alla Camera dei deputati dove si presenterà alle istituzioni politiche il proprio manifesto a sostegno delle donne con tumore al seno metastatico. Per Sicilia Donna è partita alla volta di Roma Grazia Pignolo, referente per le donne metastatiche del territorio e promotrice del progetto MetaDomani, accompagnata dalla vicepresidente dell’associazione Ata Sangregorio.
Organizzato da Sicilia Donna Onlus, con il patrocinio di Europa Donna e del Comune di Avola, il 13 ottobre aretuseo avrà inizio alle 10.30, nella Sala Fratantonio del Palazzo di Città di Avola, con un incontro informativo dal titolo “Alla ricerca del giusto equilibrio. La capacità di scegliere la soluzione migliore”. Un forum aperto al pubblico per un confronto semplice e produttivo.
«La ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di nuovi farmaci – spiega il dott. Paolo Fontana, direttore dell’Unità di Senologia Siracusa della Clinica Santa Lucia, nonché direttore scientifico dell’associazione Sicilia Donna – anche quando non è possibile arrivare alla guarigione, riescono comunque in molti casi a cronicizzare la malattia con pazienti che possono condurre una vita normale per molti anni, migliorando aspettative e qualità di vita». Tra i relatori della mattinata, oltre al dott. Paolo Fontana, il professor Hector Soto Parra, direttore dell’Oncologia medica dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e la dottoressa Guendalina Di Fede, psico-oncologa e psicoterapeuta. All’evento parteciperà anche la deputata regionale Rossana Cannata come garante delle istituzioni per cogliere ogni istanza e criticità che saranno segnalate durante l’incontro. Presenti anche il sindaco di Avola, Luca Cannata, che ha fortemente voluto che la sua città fosse tra le 61 italiane che si stanno impegnando per le donne con tumore al seno metastatico, e Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e socio onorario di Sicilia Donna, nonché artefice del progetto “Rete reiki rosa”.
«E’ un invito a tutte le donne a essere presenti – spiega Nicoletta Zorzan, presidente dell’associazione Sicilia Donna – a non tacere e agli uomini a non rimanere indifferenti, perché conoscere la malattia è il primo passo per uscire dal silenzio ma anche la migliore forma di tutela verso la propria donna».
Il 13 ottobre aretuseo proseguirà dopo la pausa pranzo. Alle 15.30, tutti in piazza Esedra e alla rotonda sul mare di Avola. Il pomeriggio sarà aperto dalle note della canzone “Batti le ali”, composta dal cantautore Vince Licciardo e dedicata a tutte le donne che hanno incontrato la malattia. Alle 16,30 la sand artist Stefania Bruno inscenerà la storia “La farfalla che si credeva bruco” attraverso uno spettacolo in cui il connubio tra sabbia e mani creerà una magia destinata a entrare in ogni cuore regalando a ognuno la sensazione di volare. Le volontarie dell’associazione Sicilia Donna si ritroveranno nella suggestiva rotonda sul mare per consegnare ai presenti piccole barche di bambù su cui ognuno potrà scrivere un augurio, un desiderio o semplicemente una parola ma che venga dal cuore. Al termine della performance di Stefania Bruno queste piccole barche saranno lanciate dalla rotonda sul mare, lasciando che le onde le portino via. Sarà allora che Avola si tingerà di viola, il colore scelto per simboleggiare una malattia complessa come il tumore metastatico.
La giornata si concluderà con una richiesta, che possa esserci ad Avola una via Metadomani che non sia solo un ricordo ma soprattutto una promessa, quella di non arrendersi mai.